Occhi e orecchie sintonizzate questa sera (lunedì 26 novembre) su RaiTre per l’inchiesta dal titolo «Onda su onda» (dalle ore 21.15). La giornalista Lucina Paternesi di Report affronterà un argomento molto spinoso: gli effetti delle radiofrequenze sulla salute. Quest’anno, infatti, si sono conclusi due importanti studi scientifici portati avanti da un prestigioso ente di ricerca pubblico americano e da un centro privato italiano. Entrambi gli studi hanno analizzato l’esposizione dei ratti alle radiofrequenze e, seppure uno studio si sia concentrato sulle radiazioni emesse dai cellulari e l’altro su quelle delle antenne radio-tv, i risultati sono molto simili. Studi inequivocabili che fanno emergere una domanda: chi ha deciso quali sono i limiti di esposizione per la popolazione?
Nell’ambito dell’inchiesta di Report si parlerà anche di Rocca di Papa e di monte Cavo, dove si trova il sito europeo a più alta concentrazione di ripetitori e i cui effetti vennero certificati nel 2012 dal dott. Fiorenzo Marinelli, all’epoca ricercatore dell’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Bologna e oggi ricercatore presso il Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile (CIRPS) dell’Università di Roma “La Sapienza”. Marinelli è anche membro della Commissione Internazionale per la Sicurezza dei Campi elettromagnetici (ICEMS), ritenuta da diverse istituzioni europee come organizzazione indipendente di riferimento per la valutazione del rischio dei campi elettromagnetici. Solo a Rocca di Papa è potuto accadere che uno scienziato di questa portata venisse criticato senza mezzi termini dall’amministrazione comunale per voce della Responsabile dell’Ufficio affari generali del comune, che si occupa della questione antenne da un paio di decenni. Marinelli venne criticato per aver condotto uno studio sulle cellule vive collocate presso la scuola medie e soggette al bombardamento continuo delle antenne di monte Cavo. Nel 2012 Fiorenzo Marinelli, presentando il suo studio all’Università “La Sapienza”, lo concluse con queste parole: «È indispensabile che le istituzioni sanitarie e politiche attivino un sistema di protezione della popolazione di Rocca di Papa». Risposte ottenute? Come detto, una critica senza precedenti da parte del Comune che in una comunicazione del 19 novembre 2013 contestava addirittura i risultati a cui era arrivato Marinelli. A firmare la missiva fu Anna Maria Fondi, tanto che il prof. Massimo Sperini, direttore del CIRPS (l’organismo universitario per il quale oggi lavora Marinelli) rispose additando come “infondate” le elucubrazioni della Fondi. Con l’avvento di Crestini è cambiato poco, Anna Maria Fondi continua ad essere il referente principale per la questione antenne, tanto che a farne le spese fu addirittura il delegato Bruno Petrolati che a marzo 2017 rassegnò le dimissioni proprio perché in aperto contrasto con Anna Maria Fondi. Come suo solito (la cosa si è ripetuta con l’ex assessore al Bilancio, Rossetti) Crestini invece di spostare la funzionaria ad altro incarico, ha defenestrato prima Petrolati e successivamente Rossetti. Chi tocca Anna Maria Fondi muore (politicamente), verrebbe da dire! Può apparire paradossale ma dello studio fatto presso la scuola media di Rocca di Papa non se ne è mai parlato in consiglio comunale, né all’epoca di Boccia né con l’arrivo di Crestini, malgrado le promesse che sul fronte dei tralicci di monte Cavo ci sarebbe stato un cambio radicale. E dire che ad aprile 2017 il Consiglio di Stato diede ragione su tutti i fronti ai cittadini di Rocca di Papa, ma a distanza di 20 mesi da questa storica sentenza, il sindaco non ha ancora provveduto a notificare alle emittenti gli esiti delle sentenze definitive. Una vera e propria omissione d’atti d’ufficio (art. 328 del Codice Penale) su cui nessuno sembra voler individuare le responsabilità. A tal proposito, però, si segnala una denuncia presentata da Italia Nostra alla Procura di Velletri.